sabato 17 novembre 2007

17 novembre - Che cosa è giusto?

Dopo aver visto la domanda fondamentale di una religione, quella cioè che è alla sua base (quale Dio?), riprendiamo ora una domanda che era emersa durante il secondo incontro, quando ci eravamo chiesti a quale domande rispondono le religioni:

Che cosa è giusto?

Iniziamo con un gioco: ci dividiamo in due gruppi, il primo è una commissione del Concilio vaticano III, il secondo una commissione straordinaria dell'ONU. Ognuno deve, all'insaputa dell'altro, stilare il decalogo dei principi che stanno alla base della vita dell'uomo.

Commissione dell'ONU
1) Rispetto per le persone
2) Libertà
3) Uguaglianza
4) Diritto di praticare un lavoro
5) Diritto alla vita
6) Giustizia
7) Diritto all'istruzione
8) Rispetto dei beni comuni
9) Rispetto delle leggi
10) Diritto di usufruire dei beni pubblici

Concilio Vaticano III
1) Libertà propria, senza che essa danneggi gli altri
2) Uguaglianza
3) Rispetto verso il prossimo
4) Umiltà
5) Disponibilità verso il prossimo
6) Distacco dalle cose materiali
7) Perdono
8) Fiducia
9) Amore
10) Coraggio nelle scelte

È quindi chiaro che alcuni principi sono comuni alla nostra concezione di vita umana, sia se affrontiamo il problema da un punto di vista laico o civile sia che prendiamo come riferimento la religione cristiana. Si può dire allora che l'etica civile è la base, è qualcosa che deve essere comune a tutti quanti, mentre l'etica religiosa è valida solo per chi appartiene a una determinata fede. Precisiamo che con etica si intende l'insieme dei valori che stanno alla base del comportamento di un individuo o di una collettività (per maggiori informazioni sull'etica, consulta la voce Etica nell'enciclopedia Wikipedia).
  • Nella fede c'è qualcosa di più profondo dell'etica?
  • Quanto vedo la religione come una serie di regole, un dogma? e quanto invece la sento vicina alle scelte della mia vita?
  • In che modo credere in Dio mi aiuta a prendere le scelte quotidiane?
Come abbiamo visto, ci sono dei valori che sono comuni a tutti: la maggior parte delle persone non commette omicidi, quindi non serve essere cristiani per capire che uccidere è sbagliato. Possiamo pensare che sia proprio dell'etica cristiana amare il prossimo, però anche i non credenti possono farlo. Forse rispetto all'etica civile, la fede ci permette un'adesione personale ai valori proposti. Per noi la religione non è una serie di norme, perché la vediamo più come qualcosa, o qualcuno, che ci sta accanto, Qualcuno, con la maiuscola, che ci dona il suo amore e ci insegna in prima persona come dobbiamo fare per essere felici. Però, di qui a mettere in pratica quello in cui crediamo, ce ne passa... tante volte, infatti, sappiamo benissimo cosa dobbiamo fare, ma facciamo esattamente il contrario. Ricordiamoci però che il Signore ci è sempre vicino, qualsiasi scelta dobbiamo prendere, come vediamo anche nel salmo seguente, con cui abbiamo concluso l'incontro:

2 Quando ti invoco, rispondimi, Dio, mia giustizia:
dalle angosce mi hai liberato;
pietà di me, ascolta la mia preghiera.
3 Fino a quando, o uomini, sarete duri di cuore?
Perché amate cose vane e cercate la menzogna?
4 Sappiate che il Signore fa prodigi per il suo fedele:
il Signore mi ascolta quando lo invoco.
5 Tremate e non peccate,
sul vostro giaciglio riflettete e placatevi.
6 Offrite sacrifici di giustizia
e confidate nel Signore.
7 Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene?».
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
8 Hai messo più gioia nel mio cuore
di quando abbondano vino e frumento.
9 In pace mi corico e subito mi addormento:
tu solo, Signore, al sicuro mi fai riposare. [Sal 4]

A sabato prossimo!!! e commentate!!!!

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