sabato 29 marzo 2008

RIUNIONE CONVIVENZA

La Convivenza 2008 lentamente si avvicina!!!!!! e quindi abbiamo fissato una prima riunione informativa per i genitori, che si terrà

GIOVEDÌ 3 APRILE
alle 21h15 in parrocchia (per iniziare alle 21h30)

Questa riunione non è assolutamente impegnativa ma serve per introdurre il significato della convivenza all'interno del percorso annuale che seguiamo in parrocchia.

RIASSUNTO DELLA RIUNIONE

La convivenza è dal 26 luglio al 2 agosto all'hotel Dolomiti a Polsa di Brentonico (provincia di Trento). Il costo è 295 € come l'anno scorso, la caparra di 150 € deve essere versata entro il 4 maggio. Si può lasciare in parrocchia a un sacerdote oppure a Francesca Brunetti o Emanuele Moscarino. Per i minorenni è richiesta l'autorizzazione scritta dei genitori, il modulo si trova nel volantino.

25 marzo - Corpo e comunicazione

Questo incontro è un po' difficile da raccontare via blog...

Abbiamo iniziato con una simulazione di una chat! ognuno aveva un foglio su sui scrivere il proprio nick, il messaggio personale e una foto. Poi si inizia a chattare, ma si può solo scrivere: niente parole, niente risate, niente gesti, si può solo alzare il foglio e scuoterlo per attirar l'attenzione, come un trillo del messenger. Tema della discussione: le vacanze pasquali.

Poi, BLACK OUT!!!

E si continua la conversazione faccia a faccia, con qualche bevanda e un po' d'uovo di cioccolata per allietare gli spiriti.

Beh, è ovvio che le differenze ci sono! Ormai con la chat è diventato così semplice dire certe cose, viceversa diventa più difficile dire le stesse cose di persona: per dire "ti voglio bene" bastano 3 lettere - tvb - ed è fatto. Chattare è senza dubbio una comodità, sia per comunicare velocemente e senza spendere, sia per parlare con amici che abitano molto lontano da noi. Però la chat spesso toglie spazio alla comunicazione personale e i nostri rapporti cambiano totalmente: qualcuno arriva anche a litigare via chat (una cosa che per qualcuno di noi è impensabile).

Ma torniamo al nostro discorso sul corpo. Con la chat, infatti, si annullano tutta una serie di mezzi espressivi molto efficaci che solo il nostro corpo ci fornisce. Basta pensare al tono di voce, alla gestualità, al gioco degli sguardi, ai sorrisi e alle espressioni facciali, ma anche la vicinanza dei corpi, il calore, gli abbracci, i "cazzotti"... per alcune di queste risorse cerchiamo di aggirare il problema in chat con le emoticon e gli smile - ma il paragone non tiene! d'altra parte, il nostro corpo è così prepotentemente espressivo che non possiamo fare a meno di controllarlo: come trattenere le risa in una situazione esilarante, o il rossore, la sudarella, la pelle d'oca? però anche questo, che può sembrare l'aspetto negativo del corpo nella comunicazione, ha i suoi risvolti positivi a livello comunicativo: il rapporto viene costruito sulla spontaneità e sulla sincerità, e anche i silenzi si fanno pregnanti, e possono essere imbarazzanti oppure densi e significativi.

L'incontro si conclude con la lettura di un brano tratto dal libro Il Corpo di Luciano Manicardi (2005, Qiqajon):

Il corpo è il nostro modo di essere nel mondo, di prendervi parte, di rispondere ai suoi molteplici richiami e alle sue sollecitazioni di gioia o di dolore, cose tutte che plasmano il nostro corpo, fino a renderlo immagine fedele del nostro carattere, di chi noi siamo.

Il corpo viene costruito da noi, dagli altri, dagli eventi, e il credente lo costruisce anche con Dio e nella fede cerca di fare in modo che l’umanità di Gesù plasmi la sua umanità.

La parola facies,faccia”, deriva dal verbo facere, che indica un’attività, e visus, “viso”, deriva dal verbo videre, “vedere”, e indica il fatto che “altri” ci vedono: noi siamo costruiti dalle relazioni che viviamo; lo sguardo dell’altro, a partire da quello dei genitori fino a quello di Dio dà forma alla nostra persona.

Può darsi che lo sguardo di giudizio della madre o lo sguardo severo del padre plasmino un corpo titubante, timoroso ed esitante che, ancora in età adulta, con i suoi gesti incerti ed imbarazzati traduce la paura dello sguardo e del giudizio altrui, l’angoscia di chi cerca esternamente a sé conferme al suo diritto di esistere e di essere ciò che è.

Una delle ragioni fondamentali per cui è importante riflettere sulla visione biblica del corpo umano è la seguente: “Il corpo è compreso come Dio è compreso” e, più in profondità, il modo di relazionarsi con il proprio corpo esprime e riflette il modo in cui ci si relaziona a Dio.


Mi dispiace, questo incontro non rende assolutamente se viene solo letto, ma vi assicuro che dal vivo è stato davvero coinvolgente! provare, per credere!!!!!

N.B.: il prossimo incontro sarà mercoledì 2 aprile, perché il primo martedì del mese come al solito c'è la riunone di ri-animazione al centro sociale. A mercoledì!!!!

P.S.: E per chi c'è, questa domenica prepariamo la messa delle 12h15, quindi il ritrovo è alle 11h55 in sagrestia. Ciao!!!!

lunedì 17 marzo 2008

Settimana Santa

Durante la Settimana Santa, gli incontri non ci saranno, perché la settimana è già ricca di iniziative, incontri e celebrazioni. Guarda il programma della settimana santa della parrocchia immacolata, a cui aggiungiamo alcune precisazioni:
  • la via crucis a cui partecipiamo è quella che parte da via filiberto (davanti al supermercato);
  • per la lavada dei piedi ci si può trovare alle 18 davanti alla chiesa, ci saranno anche i ragazzi delle medie;
  • la veglia a cui partecipiamo è la prima, che comincia alle 21h30, quindi un'ora prima rispetto agli anni passati;
  • venderdì dalle 12h30 alle 15 alle monachette (rotonda di villabona, davanti alla sede di scienze della formazione) ci sarà un momento di riflessione sulla passione, che può essere associato al digiuno (notare l'orario che è proprio quello del pranzo). Per eventuali passaggi, non esitate a chiedere;
  • infine, come gruppo, vi invitiamo a partecipare in particolar modo alla lavanda dei piedi (giovedì pomeriggio), all'adorazione eucaristica (giovedì sera), alla meditazione della passione (venerdì a pranzo), all'adorazione della croce (venerdì pomeriggio) e alla veglia pasquale.
Poi lunedì dell'angelo si va tutti a Montecassiano, ancora non si sa l'orario della partenza; ognuno porterà qualcosa da mangiare da mettere insieme. Infine, gli incontri riprendereanno normalmente martedì 25 marzo alle 21h15 al centro sociale.

Ciao e Buona Pasqua!!!!

11 marzo - Corpo e Limite

L'incontro di questa settimana è iniziato con la visione di un spezzone della serie "Dr House", era su cassetta e su youtube non lo trovo... sorry! cmq sarebbe la terza puntata della quarta serie dal titolo "97 seondi". Nella scena che avevamo selezionato, il paziente della puntata è tetraplegico ma la sua situazione peggiora: oltre a non poter camminare, adesso non riesce neanche più a deglutire. Una possibile diagnosi sarebbe un melanoma all'occhio, ma anche nella migliore delle ipotesi, cioè se la terapia per il cancro va a buon fine, gli rimangono pochi mesi di vita. Il ragazzo è stanco e non gli interessa curarsi, perché a questo punto il corpo non gli è che di impiccio, ha perso anche l'ultimo piacere che gli era rimasto, cioè il cibo, perché lo devono nutrire con un sondino. Spera in una vita migliore nell'aldilà, ma House non condivide questa concezione, per lui la vita è solo quello che c'è adesso, anche se uno è costretto a letto senza potersi muovere.

Bene, da questo inizio allegro, andiamo adesso a chiderci se anche il nostro corpo, naturalmente soggetto a malattie e acciacchi vari, è stato per noi un motivo di sofferenza o di dolore, e in che modo abbiamo reagito in situazioni concrete di questo tipo. Per fare questo, ognuno ha un piccolo atlante del corpo umano, dove cerchiare le parti del corpo che ci hanno fatto soffrire e perché. Stavolta abbiamo fatto un passo avanti con la tecnologia e, con l'aiuto dello scanner, ecco l'atlante del corpo umano!!!!!


La seconda parte dell'incontro parte invece dalla lettura di due articoli che ci guidano alla discussione sul limite dell'uomo in quanto corpo.

Il primo articolo, preso da internet, tratta di una scoperta nel mondo animale: una medusa che ringiovanisce, e che è quindi potenzialmente immortale (sempre che nessuno la schiacci, ovviamente...). Per la medicina questo avrebbe risvolti senzazionali: a ben vedere, la medicina e la tecnologia del mondo d'oggi sembrano orientate verso il superamento di limiti imposti all'uomo dalla sua natura corporea, quindi le malattie, la fragilità del corpo e l'invecchiamento, che puntano tutti verso il limite ultimo dell'uomo che è la morte.

Il secondo articolo è tratto invece dal libro di Martini "Sul corpo", che ci è anche di guida per la preparazione di questa serie di incontri. Qui la malattia è invece vista come un "promemoria" della nostra limitatezza: di fronte alla malattia, emerge la debolezza e la fragilità della nostra conduzione umana.

Alla luce di questi spunti,
  • che idea ho del limite imposto dal mio corpo?
  • come vivo il limite del corpo?
Il limite quindi può essere sia qualcosa di totalmente negativo, che deve essere superato o tenuto nasconsto, oppure può essere un punto fermo, che ci dice fin dove arriviamo e poi... ci mettiamo il cuore in pace. E la morte può essere una causa di paura, di angoscia, che non ci permette di vivere serenamente, oppure la possiamo sentire più lontana, o comunque saperla accettare con serenità, visto che tanto c'è e prima o poi verrà.

domenica 9 marzo 2008

5 marzo - Il Culto del Corpo

¡Hola a todos!

E Benvenuti nel Tempio del Corpo! ma no, cosa andate a pensare... non siamo mica impazziti! Ci eravamo lasciati dicendo che avremma affrontato il tema della corporeità... ecco, appunto: oggi partiamo da tutta quelle serie di attenzioni che nella società di oggi si danno al corpo, tanto che risulta quindi giustificata la definizione di Culto del Corpo. Ma iniziamo da qualche spunto da giornali, internet e compagnia bella. Come una vera e propria religione, partiamo dall'oggetto del culto, che qui è per noi rappresentato da questi due personaggi, che riconoscerete sicuramente:












Non c'è bisogno di dire altro, giusto? Bene, passiamo ora ai modelli che la nostra religione ci propone, che possiamo quindi chiamare le devozioni, come un elenco di santi, beati & co:



Ogni religione che si rispetti ha anche i suoi riti, che nel nostro caso vanno un po' fuori da quello che ci aspetteremmo, per esempio:



È certo, però, che per essere belli la nostra religione ci richiede qualche sacrificio (attenti al primo video, potrebbe dare fastidio ai più sensibili):









Infine, passiamo alla parte più riflessiva, l'ascesi (in effetti, all'incontro era presente anche un oracolo, ma nel caso del culto del corpo altri non è che... uno specchio!). Ma torniamo alla nostra ascesi e chiediamoci:

Qual è il fine? Perché il culto del corpo?

ci siamo risposti così:
  • per stare bene con se stessi, autoaccettazione;
  • per sentirsi stimati e apprezzati, integrazione;
  • per essere dei modelli da imitare;
  • carriera, denaro;
  • spesso il culto del fisico potrebbe colmare, per qualcuno, il vuoto lasciato da un'assenza del "culto" dell'anima.
A questo punto, vediamo di passare sul personale... Ecco alcune domande per la riflessione:
  1. Come reagiamo al culto del corpo? Che ne pensiamo?
  2. Che immagine abbiamo del nostro corpo?
  3. Il corpo rappresenta per me un limite, una risorsa, entrambi, o... ?
Beh, dopo un post supermegagalattico come questo, come non lasciare almeno un commento???? ah ah ah!!!!!!
Ci vediamo al prossimo incontro, martedì 11 alle 21h15!!!!!