mercoledì 19 dicembre 2007

Avvisi - Incontro di riflessione sul Natale

Causa neve, l'incontro del 15 dicembre è stato annullato all'ultimo minuto!!!!

Il prossimo appuntamento è un momento di riflessione sul Natale, a cui sono invitati tutti i ragazzi delle superiori e tutti i giovani/adulti. Si terrà al Centro Sociale in via dei Velini, sabato 22 dicembre alle 18h30. Poi si farà cena insieme in pizzeria: per poter prenotare per tutti, bisogna che chi intende venire mandi un sms o un'email a Elisa Fratini (e.fratini [at] tiscali.it), possibilmente entro giovedì 20.

A presto!!!!!!

domenica 2 dicembre 2007

1 dicembre - Perché il male?

Prima di tutto concludiamo il discorso della concezione del male nell'Islam: il male esiste solo nella prospettiva limitata dell'uomo, perché la volontà di Dio non può essere in assoluto male. Quanto ci capita di negativo va inteso come una giusta punizione, ma Dio è misericordioso e può darsi che nella sventura ci mandi invece un bene.

Riprendiamo ora anche il confronto dei brani biblici e coranici dell'incontro precedente. Erano emerse due tipologie di male, la disobbedienza verso Dio e il disamore verso il prossimo, che nel caso concreto di Caino e Abele sfociava nell'omicidio. Va da sé che questa concezione è molto restrittiva. Facciamo allora un brainstorming per schiarirci le idee, rispondendo a queste domande:
  • Che cos'è il male?
  • Che significa per me oggi il male?
  • Che tipi di male conosco?
Per andare avanti nell'incontro, leggiamo alcuni brani letterari. Abbiamo
  1. "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" di Leopardi;
  2. due brani di Epicuro e Lucrezio, tratti rispettivamente dalla "Lettera a Meneceo" e dal "De rerum natura";
  3. due brani tratti rispettivamente da “Quale Dio? Una domanda sulla storia” di Paolo De Benedetti e da “Credere o non credere” di Elie Diesel;
  4. e per finire un brano del libro di Giobbe.
Leggendoli, si vede bene che ricorre una problematica, la problematica del male, che possiamo formulare in questo modo:

Se Dio è buono, se Dio è onnipotente, perché permette che ci sia il male?

La risposta non ce l'ha nessuno! ci possiamo però chiedere se ci siamo mai posti questo interrogativo, in quale occasione, se abbiamo cercato di rispondere, e quale risposta ci siamo dati.

Tutti ci siamo posti questa domanda. E chi crede non è che abbia la strada spianata, perché la fede non risolve il problema del male. Davanti alle catastrofi e alla malattia, possiamo solo dare fiducia a Dio e ammettere che non siamo in grado di capire. Questo non significa però accettare tutto passivamente, perché se il male commesso dagli uomini è il rovescio della medaglia della nostra libertà, allora possiamo scegliere di agire in un certo modo.

Per concludere, vediamo come, nelle parole di Gesù, l'unica risposta al male è l'amore:

43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto? 48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste. [Mt 5, 43-48]