martedì 3 giugno 2008

27 maggio - Il corpo e i sacramenti

Ed eccoci, come preannunciato, all'ultimo incontro dell'anno!
Iniziamo riallacciandoci al discorso degli ultimi incontri, cioè la corporeità nel rapporto con l'Altro, con l'Oltre, e la difficoltà che il mio corpo comporta nella relazione con Dio.
L'incontro vero e proprio comincia con una tecnica: ognuno ha una striscia di carta, dove rappresentare le tappe, le fasi della vita dell'uomo, concentrandosi maggiormente sull'aspetto corporeo-biologico, e per ogni tappa scrivere una parola significativa, una parola che vi colleghiamo più o meno coscientemente. Prendiamone un paio tanto per fare un esempio:
  • Nascita - gioia
  • Infanzia - spensieratezza
  • Sviluppo/adolescenza - scoperta
  • Età adulta (o adultezza!) - certezze
  • Vecchiaia - ricchezza di esperienze
  • Morte - passaggio
  • Concepimento - non scelta
  • Sviluppo embrionale - nutrimento
  • Nascita - entrata in scena
  • Infanzia - subbuteo
  • Pubertà - anni del fiore
  • Maturità - fiore degli anni
  • Degrado -virgola
  • Vecchaia - bocce
  • Morte - chi ha avuto, ha avuto; chi ha dato, ha dato
  • Terra (o altro elemento) - locus amoenus
Ma che c'entra questo con i sacramenti? leggiamo allora un brano tratto dal libro Sul corpo di Carlo Maria Martini:

Il Cristianesimo è tutto fondato sul corpo che Cristo ha assunto: è la religione del Logos incarnato, della Parola che si fa uomo.
Esso è proiettato sul corpo del cristiano che, viene immerso nell'acqua del battesimo e poi accompagnato lungo i diversi momenti della vita, fino all'ultima malattia e alla morte, come preludio della risurrezione del corpo. Questo corpo del cristiano vive per la sua inserzione nel Corpo di Cristo risorto e diviene membro del grande Corpo di Cristo che è la Chiesa.
Dunque il Cristianesimo ha al centro un corpo che nasce, cresce, comunica, si riproduce, si dilata, soffre, si ammala, guarisce, muore; perché è nel farsi del mio corpo che vive la Parola.
E tutte le varie fasi del mio corpo hanno un significato, una “parola” alla quale rimandano. Questa parola viene detta dai sacramenti della Chiesa.

Se adesso pensiamo ai sacramenti come a una serie di tappe della vita del Cristiano, avremo il seguente schema:

  • Battesimo
  • Confessione
  • Eucaristia
  • Cresima
  • Matrimonio oppure Ordinazione sacerdotale
  • Unzione dei malati
  • Dies Natalis
Questo elenco deve essere preso con le dovute cautele, così com'è rispecchia l'evoluzione dei sacramenti fino ai giorni nostri.. una volta battesimo e cresima si facevano da adulti e in successione, e l'eucaristia come anche la confessione sono sacramenti che facciamo più volte nella notra vita - come il mangiare, il riposarsi, che fanno parte della nostra vita biologica ma non sono una tappa come la nascita. I sacramenti sono azioni umani, coinvolgono il nostro corpo, ma questo non ci deve sorprendere, dopotutto la religione cristiana è fondata sul fatto che Dio ha scelto di assumere forma umana, un corpo in carne e ossa, come possiamo leggere nel prologo al Vangelo di Giovanni:

Giovanni 1,1-18


1 In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
2 Egli era in principio presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
4 In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
5 la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l'hanno accolta.
6 Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
7 Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8 Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
9 Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
10 Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.
11 Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l'hanno accolto.
12 A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13 i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14 E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
15 Giovanni gli rende testimonianza
e grida: «Ecco l'uomo di cui io dissi:
Colui che viene dopo di me
mi è passato avanti,
perché era prima di me».
16 Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
e grazia su grazia.
17 Perché la legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
18 Dio nessuno l'ha mai visto:
proprio il Figlio unigenito,
che è nel seno del Padre,
lui lo ha rivelato.

Per concludere, leggiamo ancora un brano di Martini, che spiega meglio come i sacramenti siano legati alla vita del cristiano, e l'introduzione ad una collana di libriccini sui sacramenti, che spiegano meglio cosa siano i sacramenti e la loro relazione con il nostro essere uomini:

I sacramenti

I sacramenti esplicitano ed esprimono la parola non detta del corpo, ne attualizzano la potenzialità comunicativa.
In ogni sacramento c'è una parola che dà forma, senso compiuto e vita a cose e gesti riguardanti il corpo umano e il suo cammino verso Dio, sempre in riferimento al Corpo di Cristo e al Corpo della Chiesa.
Il nascere e il crescere del corpo sono in connessione al battesimo, alla confermazione e alla riconciliazione.
Il nutrirsi e il divenire adulti sono in connessione all'Eucaristia e all'ordine sacro.
L'essere amati e l'amare in connessione al matrimonio.
Il soffrire e il morire in connessione all'unzione e al dies natalis, al battesimo definitivo.


Che cos’è un sacramento?

I sacramenti sono anzitutto delle attività umane, sono gesti umani fondamentali. Laviamo i nostri corpi, ungiamo la fronte, mangiamo pane e beviamo vino, tocchiamo e accarezziamo i malati, ecc. Queste azioni umane diventano mezzi per incontrare il Signore, e sono eseguite in modo rituale, cioè seguendo dei modelli conosciuti di movimenti e di gesti, recitando le parole ufficiali prescritte dal rito. Le nostre azioni rituali sono simboliche, ossia un mezzo reale e concreto per darci la possibilità di sperimentare o esprimere qualcosa che altrimenti rimane astratto. Un simbolo contiene la realtà che esprime, sebbene non ne esaurisca tutta la sua profondità: così un bacio contiene in qualche modo l’amore che esprime, ma sappiamo bene che l’amore è anche altro.
Tutti i sacramenti si collegano anche alla parola di Dio, che chiarifica il significato dei simboli che usiamo e ci ricorda anche come le nostre azioni siano sempre una risposta a quanto Dio ha fatto per noi.
Le azioni rituali che compiamo nei sacramenti sono sempre azioni comunitarie, cioè azioni della comunità della Chiesa, non semplicemente azioni del sacerdote o di colui che riceve il sacramento. Loro effetto primario è quello di formarci e fortificarci per la missione, cosicché possiamo mantenere viva e attiva la comunità.
Allo stesso tempo, dato che la Chiesa è il corpo di Cristo, l’azione di un sacramento è anche l’azione di Cristo, che agisce mediante la comunità riunita nel suo nome. L’incontro con Cristo nei sacramenti è possibile solo per mezzo della fede: i sacramenti esprimono la nostra fede, ma anche la nutrono e la rafforzano, perché ci mettono in contatto con il Cristo vivo e ci permettono di approfondire la nostra amicizia con il Signore.
I sacramenti sono parte della nostra relazione con Dio, sono parte della nostra vita di fede. Esprimono ciò che Dio sta già facendo nella nostra vita e ci spingono in avanti lungo la strada della crescita spirituale.

Bene, spero che questi brani possano spiegare bene il senso di questo incontro. Che si conclude senza concludersi - ci vorrebbe almeno un incontro per ogni sacramenti - volutamente. Spero che questi incontri siano stati significativi, che vi sia rimasto qualcosa, soprattutto spunti per la riflessione. Ma il cammino continua con la Convivenza, e a ottobre quando ricominceranno gli incontri!!!!

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